mercoledì, giugno 01, 2005

Realware - Rudy Rucker

AutoreRudy Rucker
TitoloRealware
Titolo ItalianoRealware La materia infinita
Anno2000
GiudizioInsipido, molto geek, filosofeggiante per scelta.
Per chi non lo conoscesse, Rucker è un matematico/scrittore noto per essere uno degli iniziatori e grandi maestri del movimento Cyberpunk. Ha scritto molte opere che hanno lasciato il segno nella storia della SF, questa non è una di quelle.

Realware tecnicamente è l'ultimo libro di una trilogia ma il legame tra le tre storie è sufficientemente blando da non costituire prerequisito alla lettura. Forse un giorno troverò il tempo di dare una rilettura alle altre storie del ciclo *ware per scriverci una recensione ma non credo succederà a breve.

La storia è una specie di rielaborazione di Flatlandia di Abbott. Nocciolo della vicenda è la difficile interazione degli umani con alcuni alieni abituati a vedere l'universo con più dimensioni delle nostre quattro.

Indubbiamente questo non è uno dei libri migliori di Rucker. Ho la netta sensazione che sia uno di quei libri scritti a tavolino perchè l'autore doveva, assolutamente doveva, scrivere un libro sull'argomento. Quasi che l'autore si sia svegliato una mattina ed abbia detto a se stesso "oggi voglio scrivere un libro sulla 4 dimensione" ma non sapesse da che parte iniziare.

Si nota nettamente che tutto nella storia è finalizzato alle magnifiche descrizioni dell'universo tesserattico in cui si svolge parte dell'azione. La trama è debole, i personaggi troppi e solo pochi di loro caratterizzati, persino i romanzetti d'amore tra le due coppie di giovani protagonisti sono troppo rapidi e immotivati.

Invece le descrizioni della quarta dimensione sono grandiose. Hai quasi la sensazione di capire, di comprendere appieno la struttura di un universo a 4 dimensioni spaziali e due temporali.

Per favore, se vi capitasse di leggere RealWare, non giudicate Rucker da questa opera.

LLP, Andrea

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