venerdì, aprile 28, 2006

Oceanic - Greg Egan

AutoreGreg Egan
TitoloOceanic
Titolo ItalianoOceanic
Anno1996
GiudizioInteressante. Un punto di vista nuovo sul conflitto da scienza e religione.

In questo romanzo breve, Egan descrive l'esperienza di uno scienzato ferventemente credente che improvvisamente si vede costretto a riesaminare tutte le sue convinzioni a seguito di una sua brillante scoperta.

Il protagonista, da bambino, passa attraverso un rituale d'iniziazione religiosa che lo porta ad una chiara ed inequivocabile rivelazione della divinità. Il resto della sua vita è sorretto dalla sua fede incrollabile e, di conseguenza, si muove un po' con i paraocchi in questa lontana colonia della Terra.

Il lettore gode nel romanzo di un punto di vista privilegiato sia perchè è estraneo alla società del protagonista sia perchè possiede un pò di informazioni di prima mano sulla reale società della Terra da cui provenivano originalmente i coloni (che invece i coloni hanno "dimenticato"). In questo modo il lettore può facilmente vedere i meccanismi psicologici e sociali che hanno portato alla formazione delle religioni del pianeta.

La svolta avviene quando lo scienziato addiviene ad un'eccezionale scoperta che lo costringe a rivedere completamente le sue convinzioni. Riuscirà a raccogliere i cocci della sua fede o scivolerà nell'ateismo? Sarà forse ricordato come l'uomo che distrusse le basi della sua stessa chiesa?

L'unico limite di quest'opera è la sua lunghezza. L'idea è troppo articolata per poterla sviscerare in scarse 150 pagine. Alla fine sono rimasto leggermente insoddisfatto, lasciato con un senso d'incompiutezza.

LLP, Andrea

P.S. Questo romanzo ha vinto il premio Hugo 1999

mercoledì, aprile 26, 2006

Nous, les diex - Bernard Werber

AutoreBernard Werber
TitoloNous, les diex
Titolo ItalianoOmicidio in paradiso
Anno2005
GiudizioUna noia mortale.


Il libro tratta sostanzialmente di un gruppo di angeli custodi che vengono inviati in una speciale scuola dove studieranno per divenire divinità. Il romanzo è presentato come un "triller" dai soliti redattori cani della Mondadori che non sapendo come definire l'opera cercano di spacciarla per una specie di giallo (annullando le ultime possibilità che il romanzo venga apprezzato).

Praticamente si tratta della descrizione di una lunga partita multi-player a Civilization condita dai pettegolezzi sulle relazioni interpersonali degli studenti.

In teoria il mistero dell'assassino che imperversa tra gli studenti e quello che circonda il misterioso abitante della sommità dell'olimpo doverebbero tener desta l'attenzione del lettore. Purtroppo tali misteri sono seppellite sotto una tale quantità di sciocchezza new-age da perdere ogni patos.

Mi conoscete, io ho sempre una parola buona per tutti ma stavolta neppure la mia venerata maestra Riccioli d'oro potrebbe trovare qualcosa di positivo in quest'opera.

LLP, Andrea

martedì, aprile 18, 2006

The Fabric of the Cosmos: Space, Time, and the Texture of Reality - Brian Greene

AutoreBrian Greene
TitoloThe Fabric of the Cosmos: Space, Time, and the Texture of Reality
Titolo ItalianoLa trama del cosmo: Spazio, tempo, realtà
Anno2004
GiudizioChiaro e diretto. Davvero godibile.

Da parecchio tempo non trovavo il tempo e le energie mentali per affrontare un testo di questa complessità. Gli orari infami che faccio per lavoro ed il non trascurabile dettaglio di aver dormito a casa due sole volte negli ultimi 10 mesi non mi hanno certo aiutato. Abituato oramai a leggere solo narrativa (che si legge molto più facilmente) per me è stata una sensazione tutta da riscoprire il fatto di girare per quasi un mese con lo stesso libro(1) sotto il braccio.

L'autore e' un professore universitario di fisica che si occupa di divulgazione scientifica da molti anni(2). Credo che il suo libro più famoso sia The Elegant Universe (L'Universo Elegante) sulla M-Teoria. Quello di cui vi parlo oggi è sicuramente il più recente (ed aggiornato) dei sui testi.

Questo libro è sostanzialmente un lungo escursus sulle ultime scoperte ed ipotesi della fisica moderna. Nella prima parte dell'opera, partendo dalla fisica newtoniana, ripercorre gli ultimi due secoli di evoluzione della nostra visione del mondo trattando la storia della cosmologia da un lato e della fisica quantistica dall'altra. Nella seconda parte si addentra nel campo delle recenti teorie che tentano di costruire un modello omogeneo e completo dell'universo mettendo assieme le teorie cosmologiche con la fisica delle particelle(3).

Non sono qualificato per giudicare la correttezza formale dell'opera ma posso garantirvi che le spiegazioni e gli esempi utilizzati per veicolare i concetti erano molto facili da comprendere. Inoltre per ogni esempio, l'autore si è preoccupato di spiegare perchè l'esempio stesso poteva essere fuorviante se preso troppo fuor di metafora. Anche per quello che riguarda il confronto tra le varie teorie candidate a spiegarci l'universo mi è parso che l'autore si preoccupasse molto di trattarle obiettivamente, descrivendone pregi e difetti (indicando tra l'altro chiaramente quali fossero le sue preferite).

Un vero peccato per l'appassionato di fantascienza, quale son'io, che la trattazione di quelle ipotesi più azzardate quali i viaggi nel tempo e il teletrasporto sia relegata ad un frettoloso accenno negli ultimi capitoli. Non si può avere tutto dalla vita e comunque dopo 450 pagine sarebbe stato decisamente troppo per il lettore medio.

In sostanza, ve lo raccomando sia per la completezza e la chiarezza della trattazione sia per l'onesta intellettuale che sembra pervadere l'opera. Devo però avvisare i miei due lettori che, inevitabilmente, un certo allenamento a frapporre un modello matematico tra se ed il mondo reale non è certo di ostacolo alla lettura del libro.

In fine, un paio di note sulla traduzione. Premesso che e' decisamente ben fatta, ci sono un paio di svarioni che mi hanno assai divertito e non posso non segnalarvi. Il primo è il fatto che il gatto ed il topo che si sfidano a duello (negli esempi sulla relatività) in alcuni capitoli si chiamano Tom e Jerry ed in altri Grattachecca e Fichetto (sospetto che la traduzione giusta sia la seconda). Il secondo è molto ben nascosto ed è il tipico errore introdotto da quegli strumenti satanici chiamati correttori automatici, per trovarlo vi invito ad osservare con molta molta attenzione le immagini del capitolo sulla M-Teoria.

LLP, Andrea

(1) Giuro che nella prima stesura avevo scritto "romanzo" invece che "libro".

(2) Almeno trenta, tanto è vero che in un film che ho rivisto da poco ("Frequency" con Dennis Quaid e James Caviezel) c'è una simpatica scena in cui la telecamera salta avanti ed indietro nel tempo sui due protagonisti che, a distanza di trent'anni, stanno entrambi guardando in televisione un'intervista a Greene che parla degli universi paralleli.

(3) Tentativi ben lontani dall'ottenere un risultato a quanto pare.

(n) Leggere i testi di divulgazione scientifica fà male, ho preso l'abitudine di riempire i miei testi di note a pie' di pagina.

giovedì, aprile 06, 2006

Under the frog - Tibor Fischer

AutoreTibor Fischer
TitoloUnder the frog
Titolo ItalianoSotto il culo della rana (in fondo a una miniera di carbone)
Anno1992
GiudizioIronico, incalzante


E' il romanzo che ha decretato il successo di Tibor Fischer. L'ho scoperto dopo aver letto "La gang del pensiero" sempre di Fischer, scoperto a sua volta per caso (appena ho un attimo ve ne devo parlare).

Ambientato in Ungheria tra la fine della seconda guerra e la rivoluzione del 1956, il romanzo (immagino che si possa definire romanzo storico) racconta l'arte del totale far niente di un gruppo di ragazzi ungheresi. Le condizioni ambientali non sono le più favorevoli per questo tipo di inattività. Si tenga presente che alla fine della seconda guerra mondiale non furono molti i paesi che ebbero la fortuna dell'Ungheria, ovvero quella di passare dall'oppressione del totalitarismo nazista tedesco a quella del totalitarismo socialista sovietico. [Essere "sotto il culo della rana in una miniera di carbone" è il modo di dire ungherese per indicare di trovarsi non proprio nel posto più simpatico del mondo.]

Tra un sequestro dell'AVO (polizia segreta del governo), un finto-lavoro-copertura ed una goliardata, Gyuri - «alieno di classe», alla ricerca del proprio io, di una via di fuga da Budapest ma soprattutto «di una scopata» (è una citazione :) ) - e Patakki - mentore del primo, anarchico menefreghista - ci presentano la realtà in cui vivono e pregi (pare pochi) e difetti di un popolo (ad un certo punto Fisher parla del suicidio per impiccagione come "sport nazionale").

Un modo come un altro per affrontare il regime ... come fare altrimenti? Con una rivoluzione?

Ancora una conferma del fatto che per parlare di certi argomenti la via migliore è l'ironia amara.