lunedì, febbraio 20, 2006

Perchè leggere George R.R. Martin?

Quella che segue è una traduzione di un commento ai libri del ciclo "A Song of Ice and Fire" (le "Cronache del ghiaccio e del fuoco") di George R.R. Martin. Il commento originale era stato pubblicato su www.amazon.com da un certo Mister Sjem. La traduzione è di Andrea e l'adattamento di Sashan. Speriamo di essere riusciti a rendere il senso delle opinioni dell'autore su GRRM anche se in alcuni punti abbiamo dovuto tradurre ed adattare abbastanza liberamente. Particolarmente difficile è stato lasciar trasparire dall'adattamento il fatto che il testo originale era stato scritto di getto.


Perchè leggere GRRM?

  1. Sei stanco del fantasy di genere
  2. il Ragazzo Buono che sconfigge il Signore Oscuro contro ogni probabilità. Il ragazzo rappresenta lo stereotipo del bene, nè lui nè nessuno dei suoi compagni muore nonostante le loro avventure siano decisamente pericolose. Oppure il Buono e Nobile Re che salva il suo popolo. O ancora la Bella Principessa che si innamora del Ragazzo Plebeo nonostante la loro estrazione sociale sia differente. Il Signore Oscuro è esclusivamente malvagio, privo di sfaccettature, i Buoni sono veramente buoni ... leali, corretti e pronti al sacrificio per la loro giusta causa. Hai riconosciuto il genere. Dopo averlo letto e riletto, diventa stantio.

  3. Sei stanco di tutti quegli eroi che continuano a rimanere vivi nonostante corrano continuamente pericoli mortali
  4. oppure, ancora peggio, quando l'autore uccide uno dei personaggi principali solo per farlo tornare in vita più avanti nella storia, specialmente quando è la magia a riportarlo in vita. Invece, generalmente sono i personaggi secondari che muoiono, spesso in situazioni dove non c'è nessun motivo per il quale perdere la vita. Molti autori fantasy amano uccidere questi personaggi per dimostrare che i nostri eroi hanno affrontato un'avventura pericolosa dove si rischia anche di morire!

  5. Sei un patito di storia medievale
  6. questa storia è ispirata alla guerra delle rose e alla guerra dei cento anni.

  7. Ami gli intrighi seri senza avversari stupidi
  8. in questi libri ci sono molti intrighi a diversi livelli. Sono molti i personaggi astuti che partecipano al gioco del trono. Negli altri romanzi fantasy, uno dei contendenti, solitamente il malvagio, non è mai troppo brillante od addirittura è un po' stupido e commette i classici errori che lo portano inevitabilmente alla sconfitta.

  9. Sei interessato ad opinioni di parte e verità differenti
  10. GRRM ha progettato i romanzi in modo tale che ogni capitolo abbia per titolo uno dei personaggi e che l'intero capitolo sia descritto dal punto di vista di quel personaggio. È molto interessante poter percepire la loro visione degli eventi e le loro verità personali. Se presti attenzione, nel corso della trama qualcun'altro citerà quel particolare evento da un differente punto di vista, e questo genere di situazione si vede raramente in altri romanzi. Ultimo dettaglio, il più importante, GRRM non cerca di dirci quale persona abbia percepito correttamente gli eventi. Lascia di proposito un senso di incertezza in modo che si debba indovinare o che ci si debba fare una propria opinione personale.

  11. Leggende
  12. nei romanzi di GRRM capita che molti dei personaggi più importanti siano partiti da lungo tempo o, addirittura, morti. Non si riesce quasi mai a conoscere l'intera storia di tutti i personaggi, GRRM ti offre solo informazioni parziali. Qualcosa che gli altri autori di fantasy dovrebbero imparare per mantenere alta la suspense.

  13. Giochi di parole
  14. se ti piacciono le metafore e le descrizioni, GRRM è l'uomo che fa per te (NdT: indubbiamente questo vale molto di più per la versione in lingua originale).

  15. Molti conflitti
  16. e di tutti i tipi, per giunta. Non solamente combattimenti tra i personaggi principali ma grandi battaglie, agguati e imboscate, duelli di armi e di parole.

  17. Molte sotto trame e complotti multilivello
  18. ogni personaggio ha la sua storia personale e GRRM la fa svolgere in parallelo insieme alle altre. Anche quando la storia si evolve ed i personaggi si disperdono. Questo è uno dei motivi per cui ogni romanzo è lungo tra le 700 e le 900 pagine.


  19. Personaggi con caratteri complessi ed in evoluzione
  20. i personaggi di GRRM non si adattano bene ai soliti stereotipi utilizzati nella maggioranza degli autori fantasy. Alcuni di loro sono rudi, brutalmente intensi e molto realistici. Pochi sono completamente buoni o completamente malvagi. Man mano che la storia procede, GRRM fa in modo che il lettore cambi radicalmente opinione su alcuni di questi. <SPOILER>Questo è vero in modo particolare per Jaime nel terzo romanzo</SPOILER>

  21. Dialoghi medioevali realistici
  22. non al punto che tu non possa capirli ma ben fatti.

  23. Molti simbolismi e molte profezie
  24. se ti piacciono ...

  25. Enigmi eccellenti
  26. è parecchio difficile capire chi sono veramente i colpevoli. GRRM deve aver letto molti gialli.

  27. Personaggi femminili pienamente caratterizzati
  28. il migliore scrittore maschio di personaggi femminili che abbia mai letto. Realistico nel descrivere il modo in cui le donne pensano (NdAndrea: mumble, qui non sono proprio molto d'accordo).

  29. Un mondo con poca magia
  30. in questi primi libri la magia è presente in tono minore. Non è esagerata al punto tale che gli eroi la possano usare continuamente per sfuggire alle situazioni difficili.


Perchè NON leggere GRRM

  1. Ami il tuo personaggio preferito
  2. GRRM è molto bravo nel creare personaggi amabili ai quali è veramente difficile non voler bene. Purtroppo, alcuni di questi personaggi dopo un po' muoiono. Se non è il tuo genere o se sei particolarmente sensibile su questo aspetto non dovresti leggerlo. GRRM uccide molti personaggi, non solo uno. Sei avvisato.

  3. Ti infastidiscono i personaggi sfaccettati o rudi
  4. se ti piacciono i personaggi bianchi o neri, buoni o cattivi, questo romanzo potrebbe turbarti. Ti suggerisco Feist, Goodkind o il ciclo di Dragonlance se vuoi storie più dirette con forti stereotipi.

  5. Ti disorienta più di un punto di vista
  6. se preferisci che l'azione si concenti su pochi personaggi principali, i diversi punti di vista presenti in questa saga potrebbero confonderti.

  7. Bestemmie e sesso
  8. in questa saga ve ne è una grande quantità, come nella vita reale. Se hai le orecchie delicate, questi libri potrebbero irritarti.

  9. Vuoi un punto fermo alla fine di ogni volume
  10. la maggior parte delle trame nella saga è ancora aperta, poche sono state concluse ma, in generale, non riescono a dare il senso di chiusura alla fine di ogni libro. Anzi, se alcune trame sono concluse, altre prendono rapidamente il loro posto e si sviluppano nel corso della saga.

  11. Vuoi un personaggio concreto da biasimare
  12. può capitare in alcune particolari situazioni e su particolari personaggi ma in generale non esistono i buoni e i cattivi in questa saga e quindi potrebbe essere difficile concentrare la propria rabbia su qualcuno <SPOILER>(NdSashan: però almeno qualche Frey dovrebbe morire!)</SPOILER>.

  13. Stereotipi
  14. alcuni lettori amano i personaggi stereotipati perchè sono rassicuranti. Amano i Giovani Eroi (tipo Pug nella saga del Riftwar di Feist). Di solito in un romanzo cerchiamo avidamente un Eroe Rassicurante sul quale proiettare le nostre aspettative. Con l'eccezione di un paio di personaggi non ne troverai molti nella saga di GRRM. Non ci sono supereroi che spicchino tra gli altri personaggi e, cosa ancora più coraggiosa, nessuno che possa lanciare una palla di fuoco al millisecondo o che utilizzi una qualche spada dai poteri eccezionali.

  15. Lunghezza
  16. se non vuoi farti coinvolgere in un lunga saga fantasy ancora in corso, cerca altrove una storia più corta perchè questa è luuuuuuuuuuuunga.

  17. Patriarcato
  18. la maggioranza dei personaggi principali di grande potere è di sesso maschile (con una sola eccezione femminile). Per quanto questo sia realistico in un ambientazione medievale, qualche lettore potrebbe non apprezzarlo e preferire che ci sia più potere per le donne.

martedì, febbraio 07, 2006

Divided Kingdom - Rupert Thomson

AutoreRupert Thomson
TitoloDivided Kingdom
Titolo ItalianoDivided Kingdom
Anno2005
GiudizioSfizioso. Trama non all'altezza dell'originalità dell'idea.

L'idea del romanzo è bizarra ed abbastanza originale. Lo "United Kingdom" è allo sbando, la criminalità dilaga, il governo si rende conto di non essere più in grado di gestire la società e gioca la sua ultima carta: la "Riorganizzazione". Il regno unito diventa quindi il regno diviso del titolo, il territorio viene diviso in quattro "quartieri" e la popolazione deportata nell'uno o nell'altro in base alla teoria medievale degli umori. Ognuno dei quattro quartieri viene dedicato ad uno specifico umore. Le famiglie e gli affetti vengono fatti a pezzi in base all'idea che i malinconici debbano vivere con i malinconici, gli iracondi con gli iracondi e cosi via. Il sistema pare, persino, funzionare grazie ad un misto di suggestione, indottrinamento e condizionamento sociale. In fin dei conti, se tutti si aspettano che tu sia un malinconico, probabilmente lo diventerai.

Sullo sfondo di questa società, l'autore introduce quello che dovrebbe essere il vero argomento: il viaggio sia spirituale che reale del protagonista attraverso se stesso ed il regno alla ricerca di una riconciliazione con i fantasmi dei genitori a cui è stato strappato durante la riorganizzazione.

Proprio in questo viaggio è insita la debolezza del libro. Ho avuto la netta sensazione che il viaggio e l'introspezione del protagonista fossero una scusa studiata a tavolino per fungere da filo conduttore della storia. L'autore aveva in mente questa idea grandiosa del regno diviso e tante immagini ispirate da mostrarci ma non sapeva come legarle l'una all'altra. Ne è risultato un romanzo, per usare un paragone cinematografico, con una grande fotografia, con alcune scene di rara bellezza ma dalla trama trascurata e slegata.

D'altro canto non si può avere tutto dalla vita tranne quando si è sfacciatamente fortunati come il protagonista di questo romanzo.

LLP, Andrea

giovedì, febbraio 02, 2006

Consigli da Tresoldi

Qualche giorno fà un amico mi ha chiesto di suggerirgli alcuni libri da leggere di fantascienza. Lui legge principalmente Fantasy e incuriosito dalle mie letture (principalmente fantascientifiche) mi ha gentilmente posto questa domanda senza rendersi conto del panico che mi avrebbe procurato, una domanda del genere è decisamente imbarazzante. All'inizio mi sono sentito il cervello vuoto come se non avessi letto un solo libro in vita mia. Un attimo dopo sono stato sommerso dai titoli ma quando cercavo di citarne uno mi rimaneva sulla punta della lingua senza riuscire ad uscire.

Comunque, mi sono fatto forza ed ho selezionato alcuni ambiti: space opera, società artificiali, evoluzione umana, ucronia, primo contatto. All'interno di ognuno di questi ambiti ho cercato di selezionare un titolo che fosse tra il "meglio" del genere e che fosse anche facile da trovare in una qualsiasi libreria.

Praticamente un impresa *titanica*! Per di più il risultato scontenterà chiunque legga questa lista. L'idea è quella di fare una rapida panoramica in non piu' di cinque o sei romanzi. Ovviamente si nota decisamente dalla lista la mia preferenza per l'hard sci-fi ma di questo non mi scuso perchè, come dice l'adagio, tutti i gusti son gusti.

AutoreLois McMaster Bujold
TitoloThe Warrior's Apprentice
Titolo ItalianoL'Apprendista Ammiraglio
Anno1991

La Bujold è decisamente la mia autrice di fantascienza preferita. Questo è stato l'unico titolo su cui non ho avuto un attimo di dubbio. Il ciclo dei Vor, di cui questo è il primo romanzo(1), contiene degli autentici capolavori. Non è un caso che la Bujold sia nota anche come "la signora degli Hugo", ha vinto tante di quelle volte il più importante premio annuale per la letteratura di fantascienza (il premio Hugo) da avermi fatto perdere il conto.

Si tratta di una space opera militare classicissima nell'impostazione: navi, tattiche di combattimento basate sui lunghi ritardi delle manovre spaziali, sul controllo dei punti di passaggio obbligati e, per finire, abbordaggi alla maniera dei pirati. L'originalità della storia è tutta nell'eccezionale protagonista: Miles VorKosigan. Quando sei storpio, nano e vivi in una società militarista dove l'onore ed il Servizio sono la misura di un uomo cosa ti rimane come l'unico modo per prevalere? Essere il più intelligente, ovviamente.

AutoreFrank Herbert
TitoloDune
Titolo ItalianoDune
Anno1965

Se avete visto il film, scordatevelo. Se avete visto la mini-serie televisiva, lasciatela perdere anche se, rispetto al film, somiglia vagamente alla storia originale.

Frank Herbert descrive in questo romanzo(2) una incredibile società umana del lontano futuro. Il livello di dettaglio, il modo in cui ogni pezzo delle diverse popolazioni planetarie si incastra nell'ecosistema galattico è spettacolare. L'ecologia di Dune, il modo in cui ha plasmato il pianeta ed il popolo che vi risiede rivelano una incredibile comprensione delle dinamiche sociali. In questo curatissimo universo si muove il nostro eroe, inizialmente trascinato dal suo ruolo cardine dell'evoluzione umana, attraverso innumerevoli livelli di complotto, azioni e messaggi con infiniti significati secondari. Per dirla con l'autore attraverso "trappole dentro altre trappole dentro altre trappole".

Gli appassionati di Fantasy posso cercare di farsi un idea del romanzo immaginando un Tavaren di Robert Jordan impegnato nel gioco delle case in un universo cosi dettagliato e credibile da lasciarsi alle sue spalle anche il Signore degli Anelli.

AutoreTheodore Sturgeon
TitoloMore than human
Titolo ItalianoPiù che umano
Anno1953

Dopo l'umanità del futuro più lontano torniamo ai nostri giorni in una storia che ipotizza l'evoluzione dell'umanità anzi dell'uomo prossima ventura.

Questo romanzo è stata una pietra miliare nella storia della fantascienza. Appare un'epoca storica (gli anni 50) in cui la fantascienza era sinonimo di mostri dagli occhi d'insetto, di azione e di donzelle concupite dagli alieni e mostra una fantascienza nuova, fatta di esseri umani ed ipotesi su quello che essi potrebbero divenire domani.

AutoreRobert Harris
TitoloFatherland
Titolo ItalianoFatherland
Anno1993

L'idea del romanzo è semplice: cosa sarebbe sucesso della memoria dell'olocausto se i tedeschi avessero vinto la seconda guerra mondiale? Tra l'altro, oggi, mentre scrivo queste righe, è il 27 gennaio, il giorno della memoria, data che si adatta perfettamente al libro.

I romanzi su cosa sarebbe successo se la seconda guerra mondiale non fosse finita come è finita sono un classico, se ne contano a decine ma questo si pone parecchio al di sopra della media. Il panorama sociale assolutamente credibile e dettagliato è la vera attrattiva del romanzo. Una società europea dominata dal nazismo descritta in maniera credibile attraverso gli occhi di chi ci vive all'interno, di chi la ritiene semplice e normale perchè non ha mai conosciuto nulla di diverso finchè il caso non gli apre davanti al naso il vaso di Pandora.

Interessante alternativa è "The man in the high castle" di Philiph K. Dick che ho recensito un pò di tempo fà su questo blog e che, diversamente da Fatherland, è incentrato sulla società americana, cresciuta all'ombra del Nazismo, invece che su quella europea. Un altro autore che sono stato in procinto di selezionare per questa categoria è Harry Turtledove, il Maestro con la "M" maiuscola nel campo delle ucronie, ma sono stato costretto a scartarlo perchè le sue opere migliori sono dei cicli di minimo quattro o otto volumi.

AutoreCarl Sagan
TitoloContact
Titolo ItalianoContact
Anno1985

Inizialmente avevo selezionato "La sentinella di Artur Clarke" ma si tratta di un racconto breve non di un romanzo. Mentre palleggiavo l'idea del primo contatto nel vuoto del mio cranio passare da "la sentinella" a Contact il passo è stato breve.

Finalmente non siamo più soli, abbiamo la prova! Gli alieni esistono, ci hanno mandato un messaggio. Spinta da questo evento, incomincia il viaggio di Ellie alla scoperta del significato della Fede. Proprio il confronto/scontro tra Ellie, la scienzata atea, ed il santone mediatico che la osteggia spinge il lettore a notare come in realtà i due personaggi siano simili. Dopo un pò ci accorgiamo di come le differenze siano solo di facciata e che il sentimento della Fede, della fiducia nella scienza, nella matematica ed infine negli alieni di Ellie non sia cosi diverso da quella del santone in Dio.

Anche in questo caso se avete visto il film cercate di dimenticarlo prima di approcciare il romanzo. Per quanto il film sia ben realizzato(3), l'aver rimosso dalla trama tutta la matematica, il modo in cui essa si rivela essere il mezzo di comunicazione con gli alieni e con il Creatore, per far spazio all'inutile ma cinegenico romanzetto sentimentale tra Ellie ed il santone televisivo, ha sminuito di gran lunga il messaggio del romanzo.

Il romanzo varrebbe la pena essere letto anche solo per le ultime due pagine, quelle in cui le costanti dell'universo vorrebbero presentarci Dio e farla da padrone ma vengono messe da parte per far spazio all'amore di una figlia per la madre.

Per concludere, fuori concorso, un rimando a Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams. La carrellata sul "meglio" della fantascienza non sarebbe stata completa senza una citazione di questo capolavoro della letteratura umoristica.

LLP, Andrea

P.S. Notavo rileggendo questa lista di romanzi di fantascienza, che gli alieni appaiono solo di striscio, quasi per caso.

Note:
(1) Voglio sottolineare che il romanzo è assolutamente indipendente ed autocontenuto nonostante sia il capostipite di un ciclo.

(2) A proposito del ciclo di Dune, il primo romanzo è un capolavoro ma, IMHO, il resto del ciclo quasi non vale la pena di esser letto.

(3) Mi costa dirlo, mi costa tanto.