Autore | Douglas Adams |
Titolo | The Hitchhiker's Guide to Galaxy |
Titolo Italiano | Guida Galattica per Autostoppisti |
Anno | 1980 |
Giudizio | Clamoroso. Esilarante. Sorprendente oltri i limiti dell'umana comprensione. |
L'uscita del film si avvicina e, come per tutte le trasposizioni cinematografiche di uno dei miei romanzi preferiti, sono preoccupatissimo. Come si potrà rendere in un film l'istreria ed il non sense evocativo del romanzo? Cosi, per arrivare alla prima chiaramente prevenuto, ho deciso di rileggere il libro per l'ennesima volta.
Di solito a questo punto accenno qualcosa della trama ma in questo romanzo è un dettaglio abbastanza secondario, direi quasi superfluo. La storia è un esile fuscello su cui l'autore innesta le più incredibili esperienze surreali che vi possano venire in mente. In breve: la terra viene demolita per far posto allo svincolo di un'autostrada galattica, solo un umano ed un alieno scampano chiedendo uno strappo ad un astronave di passaggio, catapultati in una galassia parossistica ed eccessiva i superstiti dell'umanità scoprono quale fosse il vero significato dell'esistenza della Terra e la risposta alla domanda fondamentale su "La vita, l'universo e tutto quanto".
Ovviamente si tratta di un opera umoristica. Quello che la rende grandiosa è l'abitudine dell'autore di incominciare ad elencare fatti evidenti ed ovvi, trarne alcune semplici conclusioni e poi quando quasi tutto ti sembra chiaro tirare fuori una conclusione trasversale che non ti saresti mai aspettato. Avete presente quel famoso disegno della silhouette di due profili umani che si guardano? Quello che, dopo alcuni secondi, improvvisamente scoprite essere il disegno di un vaso bianco? Avete presente la sensazione di smarrimento che ne segue per qualche secondo quando vi rendete conto che vi era sfuggito qualcosa di completamente ovvio? Leggere questo romanzo è una successione infinita di momenti del genere.
"Zaphod rimase cosi strupefatto che dovettero sparargli di nuovo prima che cadesse in terra." Certe volte è esattamente cosi che mi sento mentre leggo la guida. Non si riesce a descriverlo, bisogna provarlo di persona per capirlo.
Saluti da me e dal mio asciugamano, Andrea.
P.S. C'è un secondo motivo per il quale questo libro va letto: la cultura geek ne è pervasa. Se avete usato un computer, se avete navigato su internet, avete usato strumenti scritti da persone che hanno letto la guida. Ad esempio, vi siete mai domandati perchè il servizio di traduzione di Google si chiama "Babelfish"?
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