mercoledì, luglio 27, 2005

Harry Potter and the Chamber of Secrets - J. K. Rowling

AutoreJ. K. Rowling
TitoloHarry Potter e la Camera dei Segreti
Titolo ItalianoHarry Potter and the Chamber of Secrets
Anno1998
GiudizioSemplice ed accattivante. Innocente e pieno di doppi sensi.

Non credo che il ciclo di Harry Potter abbia bisogno di presentazioni dopo aver reso l'autrice la donna piú ricca del Regno Unito ed aver prodotto quasi quattro film. Comunque, per coloro che fossero appena tornati da 30 Eridani Due, questo è il secondo di una serie di sette (sei pubblicati fino ad ora) romanzi dedicati ad un ragazzetto undicenne che, cresciuto tra i normali umani, scopre di essere in grado di fare incantesimi e viene ammesso in quello che potrebbe essere un tipico collegio inglese se non fosse riservato a soli giovani maghi.

In questo romanzo HP affronterà il secondo anno al collegio di Hogwards, durante il quale una terribile minaccia incomberà sugli studenti: qualcuno ha riaperto dopo anni la "camera dei segreti", liberando il terribile mostro ivi rinchiuso. Il nostro eroe, un po' perchè costretto dagli eventi, un pò perchè gli affari suoi proprio non è capace di farseli salverà la giornata.

Difficile dire perché HP mi piaccia, per di più partendo dal secondo romanzo. Non l'ho fatto apposta, ero solo soletto in questa turrita cittadina e sullo scaffale di un amico c'era solo il secondo romanzo della serie. Tra l'altro, IMHO, il secondo romanzo è uno dei migliori del ciclo perché riesce a mediare tra quella atmosfera di fiaba che ricorda gli occhioni spalancati dei bambini ed il doppio senso nel gioco di parole che tiene desta l'attenzione degli adulti. Non ditelo neppure, so benissimo che la mia opinione sul secondo romanzo è decisamente controcorrente.

Per quanto i romanzi di HP mi piacciano, sinceramente non credo che siano cosi eccezionali da giustificare l'incredibile fenomeno mediatico che si venuto a creare intorno ad essi (piatti d'oro, dico, veri piatti d'oro). Certo J.K.R. è stata aiutata da un'eccezionale tempismo che le ha fatto scrivere un romanzo godibile dalle masse proprio all'inizio del revival fantasy che ha dominato gli scorsi anni ma nonostante questo mi pare tutto cosi eccessivo.

Tornando a questo romanzo in particolare, HP:CoS è decisamente il più articolato e costruito a tavolino dei primi cinque romanzi (meXXa! L'ho rifatto, non riesco a parlare di questo romanzo senza tirare in ballo l'intera serie). La storia è lineare, semplice, anche un bambino di 12 anni la puo' seguire ma allo stesso tempo è piena di indizi lasciati in giro nella migliore tradizione giallistica che consentono un secondo livello di lettura che affascini anche un lettore più smaliziato. I personaggi sono un po' troppo scontati e dotati di imponenti fette di prosciutto davanti agli occhi ma d'altronde hanno 12 anni e, proprio per questo, sono abbastanza credibili.

Indubbiamente questo è il romanzo che mi ha fatto apprezzare la serie. Consiglio l'intera serie per rilassarsi e dimenticare lo stress quotidiano che ci circonda, una lettura da giornata di pioggia quando ci sentiamo un po' scotrosi ed abbiamo voglia di mandare il mondo a farsi una passeggiata con donne di dubbia moralità.

LLP, Andrea

P.S. A che "casa" vorreste appartenere?

P.P.S. Mi ero ripromesso di scrivere una recensione di ogni libro che avessi letto ma ho scoperto di leggere molto più velocemente di quanto recensisco (meno male). Allo momento sono in arretrato di 6 romanzi, un ciclo in 3 volumi, due saggi ed un antologia di racconti. Qualcuno mi salvi da me stesso!

2 commenti:

pasdel ha detto...

Sono abbastanza d'accordo con Andrea sul suo commento, anche se personalmente non sono un grande fan della serie. Volevo inoltre fare un'appunto alla traduzione in italiano che come spesso accade reande meno efficaci alcuni dialoghi; in questa pero' si perdono molti dei doppi sensi linguistici di cui ha accennato Andrea, oltre al fatto che i nomi delle "case", i nomi di diversi personaggi oltre che di vari oggetti sono stati resi ridicoli. Consilgio a chi volesse cimentarsi la letttura in lingua originale; potrebbe prendervi un po' piu' di tempo all'inizio ma in questo caso, molto piu' che in altri, la differenza la si nota.
P.D.G.

Andrea 'Shand' Cozzolino ha detto...

In effetti sono tentato di farlo con il nuovo volume (anche per non aspettare fino il 6 gennaio per l'edizione italiana). Quello che mi sconcerta e' il numero di pagine del sesto romanzo.

LLP, Andrea