martedì, gennaio 24, 2006

Harry Potter and the Half-Blood Prince - J.K. Rowling

AutoreJ.K. Rowling
TitoloHarry Potter and the Half-Blood Prince
Titolo ItalianoHarry Potter ed il Principe Mezzosangue
Anno2005
GiudizioLeggero, scorrevole, interlocutorio. Solo per appassionati del ciclo.

Temo che presentare il "maghetto" più citato dai media dell'ultimo secolo sia evidentemente inutile. Siamo oramai arrivati al sesto capitolo della saga, capitolo che secondo le affermazioni dell'autrice dovrebbe essere il penultimo.

Colui che non deve essere nominato è ritornato ed è in piena attività. Solo Silente si erge come un baluardo contro il panico dilagante. In una cupa atmosfera di paura e sospetto incomincia il sesto anno ad Hogwards. Tra le altre cose una volta tanto saranno i nostri eroi a prendere l'iniziativa nel conflitto.

Questo sesto romanzo è decisamente migliore del precedente. Più lineare, più semplice. Per quanto i fili della storia siano numerosi e gli argomenti trattati parecchi si legge con faciltà e senza tediare il lettore. Decisamente il modo di raccontare le vicende e lo stile sono stati riportati ai tempi felici del terzo romanzo. Questo è decisamente un bene se siete un lettore di 12 anni, peccato che io non sia più un lettore di 12 anni.

Rimane bene inteso che se avete continuato a leggere le avventure del Potter dopo il terzo romanzo o siete degli appassionati o siete dei masochisti.

Il punto debole rimane il cattivo della storia. Alla fine l'unico vero pericolo che si palesa nel romanzo è la paranoia di Harry che oramai vede Draco anche nel latte della prima colazione.

Viceversa gli appassionati delle love story non saranno delusi. Finalmente la madre di Ron riesce a dire qualcosa di intelligente, afferma che in presenza di un grave pericolo mortale (una guerra od un oscuro signore) i matrimoni dilagano. Sospetto che la Rowling avesse la coda di paglia e volesse parare le critiche in anticipo.

A proposito di coda di paglia. Ho il netto sospetto che un'altro degli scopi dell'autrice in questo romanzo fosse quello di farci familiarizzare con l'idea che il prossimo romanzo non sarà l'ultimo della saga. Chi vuole scommettere?

Una rapida scorsa ai colpi di scena a cui J.K.R. tiene tanto: Il finale con il solito passaggio a miglior vita era prevedibilissimo, viceversa l'identità del Principe Mezzosangue era ben studiata. Ma la vera domanda è: chi gli ha fatto il pacco con il mattone nella migliore tradizione napoletana? L'iscrizione sull'orcrux era clamorosa.

Il commento finale in breve: leggetelo solo se siete davvero appassionati, questo romanzo serve solo a preparare le "mazzate" del prossimo romanzo.

LLP, Andrea

P.S. Oramai sono aperte le scommesse: Chi ha ragione su Piton? Harry od il preside? Io continuo ad aver fiducia nella capacità di giudicare le persone di Silente.

2 commenti:

pasdel ha detto...

Un brevissimo commento in attesa della seconda recensione di Andrea, prima di pubblicare la mia: sono d'accordo sulla maggiore linearità del romanzo e sullo sviluppo; non sono d'accordo sul "pacco" spero che ci siano altre sorprese nel prossimo e soprattutto mi auguro che Andrea si sbagli sull'idea che ci sarà un seguito ai promessi 7 romanzi del ciclo.
P.S.: per me il migliore continua ad essere il quarto!

Andrea 'Shand' Cozzolino ha detto...

Tu dici? Non ti è piaciuta l'idea del pacco?

Non è eccezionale come idea in se stessa ma è proprio l'idea tipica della Rowling per aprire un ventaglio di possibilità su cui i fan possano farsi le pippe mentali per un anno o più.

LLP, Andrea