Autore | Piero Angela |
Titolo | Premi e Punizioni. Alla ricerca della felicità. |
Anno | 2000 |
Giudizio | Semplice ed adatto a tutti. Una piacevole lettura da bagno od ombrellone. |
Ogni tanto trovo il tempo di leggere anche qualche saggio. I romanzi riesco a leggerli anche frammentati, rubando un minuto in pullman ed uno mentre cucino. I saggi richiedono tempo libero ed attenzione, merce rarissima oramai. Un vero peccato.
In questo testo Piero Angela introduce il lettore ad uno dei modelli "classici" del funzionamento del cervello: quello basato su premi e punizioni. Il cervello viene presentato come una macchina che impara ad associare a determinati stimolo sensazioni piacevoli o spiacevoli e quindi comincia ad orientare le proprie decisioni allo scopo di acquisire i premi ed evitare le punizioni. Ovviamente, l'ipersemplificazione di questa descrizione non rende giustizia all'argomento.
Il libro è scritto molto bene, è semplice, descrittivo, molto graduale nelle spiegazioni. Inoltre la struttura a brevissimi capitoletti aiuta il lettore che ha poco tempo o poco allenamento nella lettura. Perfetto per introdurre chiunque all'argomento, persino un bambino delle medie.
Per essere completamente onesto, devo dire che la prima parte mi ha annoiato mortalmente. La colpa però è mia, non del libro. Il libro è scritto per essere elementare e, perdonate l'immodestia, avevo letto materiale molto più complesso di questo sull'argomento.
Invece la seconda parte mi ha solleticato molto. In essa, Angela tenta di applicare lo schema premi/punizioni alla società e non più al singolo. Ne nascono molti interessanti spunti su come, ad esempio, rendere efficace il sistema legislativo di uno stato. A rendere ancora più interessante l'argomento è il fatto che il libro è calato specificamente nella realtà italiana.
Raccomando questo libro a chiunque non conosca l'argomento ed aggiungo, per quelli che invece lo conoscano, che la seconda parte vale la pena d'essere letta.
LLP, Andrea
P.S. Finalmente si avvicinano le vacanze estive, due settimane di caos e scarso tempo per leggere e scrivere recensioni.
P.P.S. Sia chiaro che la definizione "lettura da bagno" non ha nulla di negativo. Per molti, me compreso, il bagno è uno dei pochi posti dove leggere e pensare in pace.
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